Modificare le tabelle millesimali contrattuali

In molti condomìni, specialmente quelli di recente costruzione, può accadere che le tabelle millesimali predisposte dal costruttore presentino errori o lacune. 

Quando si può intervenire?

Le tabelle millesimali inserite in un regolamento condominiale di tipo contrattuale hanno valore vincolante per tutti i condòmini. Per questo motivo, in linea generale, possono essere modificate solo con l’accordo di tutti i proprietari. La legge consente una revisione delle tabelle millesimali contrattuali solo in presenza di errori oggettivi, ossia errori nei dati tecnici che hanno portato a un calcolo sbagliato dei millesimi assegnati alle singole unità. Anche in questo caso, però, l’errore deve essere preciso, documentabile e non generico. In tali ipotesi, l’assemblea può deliberare la modifica delle tabelle con la maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio (secondo quanto previsto dall’art. 1136, 2° comma del Codice Civile), come stabilito anche dalla Cassazione (sentenza n. 21950/2013).

E le tabelle mancanti?

Diverso è il discorso per tabelle che non sono mai state predisposte, come quelle per la ripartizione dei costi di scale comuni o climatizzazione centralizzata. In questo caso, non si tratta di modificare documenti esistenti, ma di approvarne di nuovi. E poiché queste non sono "contrattuali", ma di natura "assembleare", non serve l’unanimità: basta la maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio.

In sintesi

✅ Modifica di tabelle contrattuali: serve l’unanimità salvo errore tecnico oggettivo, documentato con precisione.

✅ Correzione per errore tecnico: possibile con maggioranza (art. 1136, 2° comma).

✅ Approvazione di nuove tabelle (es. scale, climatizzazione): serve solo la maggioranza qualificata.

❌ L’assenza di una relazione tecnica, da sola, non giustifica una modifica delle tabelle contrattuali. 

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