Condono edilizio in arrivo

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APR/24
Condono edilizio in arrivo

Condono edilizio in arrivo

Il Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, sta considerando un piano chiamato "Salva-Casa" per affrontare le varie irregolarità nelle costruzioni. Queste irregolarità includono difformità formali, come discrepanze tra il progetto e la realizzazione effettiva, modifiche interne nel corso degli anni e difformità più gravi non sanabili con l'attuale sistema di conformità. Il piano potrebbe essere incluso in un decreto legge nelle prossime settimane, ma i dettagli sono ancora incerti. Salvini ha dichiarato che il piano non mira a sanare gli abusi edilizi, ma a semplificare le procedure amministrative e soddisfare i cittadini.

L'obiettivo è regolarizzare interventi edilizi consolidati nel tempo che attualmente ostacolano la circolazione e la ristrutturazione degli edifici, creando anche problemi burocratici negli uffici comunali. Si tratta principalmente di interventi minori, come muri, soppalchi, finestre, nicchie, cornicioni, porte e balconi, che possono differire dalle approvazioni originali.

Il primo caso riguarda problemi di natura formale, che sono generalmente errori nel progetto corretti durante l'esecuzione in cantiere. Questo porta a un disallineamento tra il progetto approvato, le mappe catastali e la realtà degli edifici. Prima del 1977, per lavori realizzati, non era possibile apportare modifiche durante la costruzione, quindi le correzioni non venivano fatte, anche se erano considerate leggere o non essenziali. Queste modifiche, come ad esempio una finestra prevista nel progetto ma non realizzata o un cornicione più grande di quanto pianificato, sono ora considerate difformità.

Il secondo caso riguarda le difformità interne che vanno oltre la natura formale. Prima del 1977, i progetti edilizi non richiedevano la presentazione dettagliata delle planimetrie, ma bastava un "piano tipo". Durante la costruzione, potevano verificarsi modifiche come l'aggiunta di un bagno, lo spostamento di pareti o la suddivisione di una stanza. Queste modifiche, insieme a quelle intervenute nei decenni successivi e non sempre dichiarate, hanno portato a un accumulo di elementi che è ora difficile giustificare. Tuttavia, anche queste difformità saranno soggette a regolarizzazione.

Il terzo livello di difformità riguarda le irregolarità che potrebbero essere state corrette durante la realizzazione dell'intervento, ma che ora non possono più essere regolarizzate a causa del principio della doppia conformità.

Attualmente, il Testo unico sull'edilizia consente di regolarizzare solo gli elementi conformi alle norme vigenti al momento della costruzione e della richiesta di regolarizzazione. Il decreto Salvini mira a eliminare questo vincolo, pur mantenendo l'integrità urbanistica. Oltre a questo, si propone di aumentare le tolleranze costruttive, consentendo una maggiore flessibilità nelle regolarizzazioni. Infine, il salva-casa prevede un meccanismo che oggi i Comuni non hanno a disposizione. Gli sportelli unici, infatti, potranno subordinare il rilascio della sanatoria a lavori necessari ad assicurare la conformità dell’immobile alle norme in vigore. Potrebbero, ad esempio, chiedere la demolizione di una porzione di immobile, per regolarizzarlo. Sempre che il decreto vada effettivamente in porto.

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