Piscine condominiali

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AGO/25
Piscine condominiali

Piscine condominiali

Il tema della sicurezza nelle piscine, pubbliche e private, è tornato di grande attualità grazie al Disegno di Legge Quadro approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 30 luglio 2025. Si tratta di un provvedimento molto atteso dal settore, che mira finalmente a creare una disciplina chiara e uniforme in tutta Italia.

La legge quadro per la sicurezza nelle piscine

Promossa con procedura d’urgenza dal ministro della Protezione Civile e Politiche del mare Nello Musumeci e dal ministro della Salute Orazio Schillaci, la legge stabilirà standard minimi e regole condivise, in particolare per:

  • La sicurezza degli impianti, sia pubblici che privati;
  • L’applicazione di corrette pratiche igienico-sanitarie;
  • I criteri omogenei di manutenzione e gestione delle strutture.

«Un traguardo storico», lo ha definito Assopiscine, che da anni insieme ad Anaci Brescia sollecitava un quadro normativo organico per evitare le attuali incertezze e disomogeneità tra Regioni e Comuni.

Il testo passerà ora all’esame delle Camere per l’approvazione definitiva, ma è già chiaro che anche i condomìni con piscina dovranno adeguarsi a standard più precisi.

Piscine condominiali: quando serve il bagnino?

Uno dei quesiti più frequenti riguarda l’obbligo dell’assistente ai bagnanti. La regola è questa: obbligatorio nelle piscine aperte al pubblico o ad un’utenza indifferenziata (anche a pagamento); non obbligatorio nelle piscine condominiali ad uso esclusivo dei residenti e dei loro ospiti.

Attenzione però: in assenza del bagnino è necessario segnalare chiaramente la mancata assistenza, predisporre protezioni adeguate e vietare l’accesso non controllato ai minori di 14 anni.

La Cassazione (ord. 28538/2023) ha chiarito che una piscina non può “cambiare natura” a seconda delle giornate: deve essere definita fin dall’origine come struttura aperta al pubblico o privata ad uso collettivo.

Spese e responsabilità

La piscina condominiale è sempre considerata bene comune: tutti i condòmini partecipano alle spese, anche coloro che non la utilizzano (Trib. Roma, sentenza 8746/2021).

Sul piano delle distanze legali, la Cassazione (ord. 345/2024) ha stabilito che la piscina rientra nella nozione di costruzione: quindi va rispettata la distanza minima dal confine prevista dal piano regolatore generale.

Quanto alla responsabilità in caso di incidenti, il Tribunale di Ravenna (sent. 758/2023) ha escluso la colpa del condominio in un caso di infortunio occorso a un minore, attribuendo l’accaduto alla condotta imprudente del ragazzo e alla mancata vigilanza dei genitori. Resta comunque fondamentale che il condominio adotti tutte le cautele ragionevoli per ridurre i rischi.

Il nuovo disegno di legge rappresenta un passo avanti importante: regole chiare e uniformi aiuteranno amministratori, condòmini e gestori a garantire maggiore sicurezza e meno contenziosi. Per i condomìni dotati di piscina sarà cruciale aggiornarsi e predisporre adeguate misure di gestione, così da conciliare il piacere di uno spazio comune con la tutela della collettività.

Se il tuo condominio dispone di una piscina, è fondamentale gestirla nel rispetto delle nuove normative e con la massima attenzione a manutenzione, responsabilità e spese comuni. Affidati a professionisti esperti nella gestione condominiale: contattaci per un preventivo personalizzato e scopri come possiamo aiutarti a garantire serenità, sicurezza e trasparenza a tutti i condòmi!

 

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